Sono stato invitato a commemorare domani il XX anniversario della strage di Capaci in una scuola cittadina. Inviterò le ragazze e i ragazzi a riflettere insieme su alcune massime.
“Possiamo fare sempre
qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di
ogni poliziotto”
(Giovanni Falcone)
“La mafia è una
montagna di merda”
(
Peppino Impastato)
“Quando un uomo con la
pistola incontra un uomo con la biro, quello con la pistola è un uomo morto”
(Roberto
Benigni)
“Mi uccideranno, ma
non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno
mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto
la mia morte saranno altri”
(Paolo
Borsellino)
“Chi ha paura muore
ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”
(Paolo
Borsellino)
“Parlate della mafia.
Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”
(Paolo
Borsellino)
“La lotta alla mafia
non può fermarsi a una sola stanza, la lotta alla mafia deve coinvolgere l’intero
palazzo. All’opera del muratore deve affiancarsi quella dell’ingegnere. Se
pulisci una stanza non puoi ignorare che altre stanze possono essere sporche,
che magari l’ascensore non funziona, che non ci sono le scale….Io vado a Roma
per contribuire a costruire il palazzo”
(Giovanni
Falcone)
“Un’affermazione del
genere mi costa molto, ma se le istituzioni continuano nella loro politica di
miopia nei confronti della mafia, temo che la loro assoluta mancanza di
prestigio nelle terre in cui prospera la criminalità organizzata non farà che
favorire Cosa Nostra”
(Giovanni
Falcone)
“L’impegno dello Stato
nella lotta alla criminalità organizzata è emotivo, episodico, fluttuante.
Motivato solo dall’impressione suscitata da un dato crimine o dall’effetto che
una particolare iniziativa governativa può suscitare nell’opinione pubblica”.
(Giovanni
Falcone)
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