Ho letto sul blog il tuo ultimo
libro on line dal titolo “eNews381”, un titolo sicuramente molto innovativo,
quasi da “2001: odissea nello spazio”, il famoso film di Stanley Kubrick che nel 1968
produsse un grande impatto emotivo alla mia generazione. Disse allora
Kubrik : «ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato
filosofico del film, io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva, che
aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente
nell'inconscio». Mi sono chiesto se, in riferimento al tuo libro, ti
senti di condividere lo stesso giudizio. Perché questo tuo scritto, che consta
di un indice composto da una prefazione,
ben 7 voci principali cui seguono 21 voci secondarie, oltre ad una postfazione, è capace di creare le stesse suggestioni del
film, perché utilizzando gli stessi effetti psichedelici, nel libro risultano
combinati efficacemente tra loro le riforme istituzionali e la cancellazione
dei politici delle province, la crescita economica e il lavoro, la revisione
della spesa e la diminuzione delle tasse, l’agenda digitale e l’eliminazione
delle figure dirigenziali, l’obbligo della trasparenza e la riforma della
burocrazia. Insomma una cosa straordinaria, come si legge nella prefazione: “capace di sistemare in un
mese quello che non si è fatto negli ultimi otto anni. Una “genialata” per
dirla alla Bersani ( approfitto, auguri di cuore Pierluigi, ti aspettiamo con
ansia). Come nel film, il raccordo tra
le due scene iniziali (quella dell’osso e quella con le navicelle spaziali che
orbitano attorno alla terra) che danno la sensazione di percorrere in un lampo
milioni di anni di storia dell’umanità, così nel tuo libro il raccordo tra la
rottamazione dei politici delle province e il sorriso finale ci offrono, ma
solo perché aggirando la realtà penetrano nell’inconscio collettivo, la dolce
sensazione del finalmente tutto risolto, una rasserenazione dell’anima.
Debbo
riconoscere che con questo libro hai fatto molto di più della buon’anima di un
mio amico il quale scrisse un libro, orsono cinquant’anni fa, e lo presentò in
pompa magna, perfino con una pubblicità su un periodico locale, annunciando un
evento rivoluzionario. In effetti, a ben vedere sulla manchette che avvolgeva
la copertina del libro, con molta evidenza, c'era scritto: ”Attenzione contiene
una sorpresa!”, cosicché l’ignaro lettore non rimanesse deluso quando, aprendo
il libro, si sarebbe accorto che l’autore, nella prefazione così si esprimeva:
”Questo libro segna un’autentica rivoluzione culturale, da oggi il libro lo
scrive il lettore e non l’autore….”. Seguivano 220 pagine bianche che gli
entusiasti lettori avrebbero dovuto precipitarsi a riempire di contenuti, consapevoli
che stavano scrivendo la pagina più entusiasmante mai scritta prima
dell’avvento dell’era digitale. Un genio, non c’è che dire.
La stessa onestà intellettuale del mio amico scomparso hai dimostrato anche tu scrivendo nella prefazione: “Gli spunti che trovate in questa e-news saranno inviati domani ai parlamentari, ai circoli, agli addetti ai lavori per chiedere osservazioni, critiche, integrazioni. Dunque non è un documento chiuso, ma aperto al lavoro di chiunque. Anche vostro”. Un mio amico, un vecchio del PD, mi ha detto: ”Giovanni, ma fammi capire una cosa, ma non gli abbiamo dato i voti perché lui ci doveva mettere le idee e noi avremmo dovuto godere i benefici? Maiala come gl’è strano! Ma vuoi vedere che le idee ce le dobbiamo mettere noi della base e lui si prende i benefici!”
La stessa onestà intellettuale del mio amico scomparso hai dimostrato anche tu scrivendo nella prefazione: “Gli spunti che trovate in questa e-news saranno inviati domani ai parlamentari, ai circoli, agli addetti ai lavori per chiedere osservazioni, critiche, integrazioni. Dunque non è un documento chiuso, ma aperto al lavoro di chiunque. Anche vostro”. Un mio amico, un vecchio del PD, mi ha detto: ”Giovanni, ma fammi capire una cosa, ma non gli abbiamo dato i voti perché lui ci doveva mettere le idee e noi avremmo dovuto godere i benefici? Maiala come gl’è strano! Ma vuoi vedere che le idee ce le dobbiamo mettere noi della base e lui si prende i benefici!”
E’ proprio così? Un caro saluto e
auguri di buon lavoro.