lunedì 27 dicembre 2021

Senza auguri

 Piangono i bambini a Kabul,
si disperano i bambini a Kabul,
gridano i bambini a Kabul.
A Kabul le famiglie vendono i bambini
per fame, per disperazione.
A Kabul i bambini li squartano,
e vendono i loro cuori per sopravvivere.
Si tormentano le donne di Kabul,
si vergognano gli uomini di Kabul.
A Kabul il bambino Gesù invoca
il Padre piangendo: “Dio mio, Dio mio,
perché ci hai abbandonati?”

Una storia di braccianti

Fu sciopero a Vittoria un giorno
di gennaio di tanti anni fa.
Erano braccianti, erano tanti,
bramavano la terra, chiedevano
una casa. C’era freddo, splendeva
il sole. Mosse il popolo per la
Via dei Lumi. Sfilavano le donne
innalzando cartelli con scritte di
speranza. Poi si udì una tromba
e rotearono i manganelli,
fu gran tumulto e acre odore
si sparse nell’aria. Avanzò una
vecchia vestita di nero, m’avvolse
col suo scialle e disse a mio padre:
“lascialo e corri, vai dai compagni”.
A sera,nella sede affollata,
le donne in coro ricordarono
i nomi dei compagni carcerati.
Fu grave la sconfitta, non persero
la speranza. Con grande sacrificio
comprarono la terra, con sudore
e fatica alzarono le serre,
così conquistarono la libertà.
 
 
Il disegno è del maestro Arturo barbante