Una rivoluzione? Si, indigniamoci!
Ho partecipato, l’altra
sera, alla riunione della direzione provinciale del Partito Democratico,
convocata per discutere delle prossime elezioni regionali. In un Partito che
decide di iniziare una Rivoluzione, seppure della dignità, la riunione avrebbe
dovuto registrare una grande partecipazione e un notevole entusiasmo, ma né l’una
né l’altro. Visi scuri, poca voglia di parlare, né la relazione del Segretario
è stata invogliante e carica di spunti, piuttosto burocratica e scontata, come
di chi deve solo comunicare un evento di cui poco o niente si sente responsabile.
In pratica abbiamo ricevuto la comunicazione che la direzione regionale aveva
ratificato la candidatura di Rosario Crocetta a presidente della Regione Sicilia,
che, come si sa, era stato già candidato dall’UDC dopo che lo stesso si era
autocandidato. Inoltre, siamo stati informati che lo stesso Rosario Crocetta
aveva in corso una trattativa con il dimissionario sindaco di Ragusa Nello Dipasquale,
ex dirigente di Forza Italia e storico avversario del PD ragusano. Infine, una
sollecitazione ai circoli a definire le proposte di candidature per l’Assemblea
Regionale, che sarebbero state vagliate in una successiva riunione. Prendono la
parola, tra gli altri, il segretario del circolo di Vittoria, fra i più entusiasti,
per annunciare che il candidato designato dal proprio circolo era il fratello
del Sindaco Fabio Nicosia e, anche, per esprimere il proprio compiacimento per
il fatto di essere stato fra i primi a credere nella candidatura di Rosario
Crocetta. Lo segue un altro del circolo di Modica, il quale annuncia che il
circolo rivendica la candidatura di un modicano, sottolineando che lo stesso
deve essere rigorosamente di sesso maschile (qualche risata, proteste delle donne
presenti). Intervengono Gianni Battaglia e Peppe Calabrese, il primo per
sostenere la propria candidatura, l’unica che può verosimilmente contrapporsi con
successo a quella di Dipasquale (sic!), il secondo per sfogare la propria
rabbia per l’approdo del sindaco nella lista di Crocetta che rende vana la
strenua lotta condotta dallo stesso nei confronti di Nello, il sindaco
folgorato improvvisamente sulla via di Damasco. A questo punto mi assale
improvvisa la voglia di andarmene, ho come la sensazione che non mi interessa
nulla di questa riunione, mi alzo e vado via lasciando dietro di me solo
rumori; la Sicilia, i siciliani, la gente con i suoi problemi e le sue speranze,
i giovani e la loro rabbia mi appaiono su un orizzonte che è oltre quella
stanza. Cerco di definire il mio stato d’animo. Ecco, sono indignato!
tristissimo, anche la battuta incommentabile (per restare saldi alla decenza) sul "rigorosamente di sesso maschile"...
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