lunedì 3 settembre 2012

Una rivoluzione? Si, indigniamoci!



Ho partecipato, l’altra sera, alla riunione della direzione provinciale del Partito Democratico, convocata per discutere delle prossime elezioni regionali. In un Partito che decide di iniziare una Rivoluzione, seppure della dignità, la riunione avrebbe dovuto registrare una grande partecipazione e un notevole entusiasmo, ma né l’una né l’altro. Visi scuri, poca voglia di parlare, né la relazione del Segretario è stata invogliante e carica di spunti, piuttosto burocratica e scontata, come di chi deve solo comunicare un evento di cui poco o niente si sente responsabile. In pratica abbiamo ricevuto la comunicazione che la direzione regionale aveva ratificato la candidatura di Rosario Crocetta a presidente della Regione Sicilia, che, come si sa, era stato già candidato dall’UDC dopo che lo stesso si era autocandidato. Inoltre, siamo stati informati che lo stesso Rosario Crocetta aveva in corso una trattativa con il dimissionario sindaco di Ragusa Nello Dipasquale, ex dirigente di Forza Italia e storico avversario del PD ragusano. Infine, una sollecitazione ai circoli a definire le proposte di candidature per l’Assemblea Regionale, che sarebbero state vagliate in una successiva riunione. Prendono la parola, tra gli altri, il segretario del circolo di Vittoria, fra i più entusiasti, per annunciare che il candidato designato dal proprio circolo era il fratello del Sindaco Fabio Nicosia e, anche, per esprimere il proprio compiacimento per il fatto di essere stato fra i primi a credere nella candidatura di Rosario Crocetta. Lo segue un altro del circolo di Modica, il quale annuncia che il circolo rivendica la candidatura di un modicano, sottolineando che lo stesso deve essere rigorosamente di sesso maschile (qualche risata, proteste delle donne presenti). Intervengono Gianni Battaglia e Peppe Calabrese, il primo per sostenere la propria candidatura, l’unica che può verosimilmente contrapporsi con successo a quella di Dipasquale (sic!), il secondo per sfogare la propria rabbia per l’approdo del sindaco nella lista di Crocetta che rende vana la strenua lotta condotta dallo stesso nei confronti di Nello, il sindaco folgorato improvvisamente sulla via di Damasco. A questo punto mi assale improvvisa la voglia di andarmene, ho come la sensazione che non mi interessa nulla di questa riunione, mi alzo e vado via lasciando dietro di me solo rumori; la Sicilia, i siciliani, la gente con i suoi problemi e le sue speranze, i giovani e la loro rabbia mi appaiono su un orizzonte che è oltre quella stanza. Cerco di definire il mio stato d’animo. Ecco, sono indignato!

1 commento:

  1. tristissimo, anche la battuta incommentabile (per restare saldi alla decenza) sul "rigorosamente di sesso maschile"...

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