C’è un’avversione strisciante che si evince in buona parte di
ciò che riporta la stampa italiana, ma che si esprime ormai in maniera
virulenta sui social, nei confronti di Papa Francesco. Si tratta di avversione
morbosa, malvagia, tesa a mettere in cattiva luce l’azione pastorale di questo
Papa. Questa opera demolitrice non viene dalla povera gente. A ben guardare
tutti coloro che hanno qualcosa da ridire contro il Papa sono coloro che hanno
la pancia piena e il portafogli rigonfio, sono laureati, professionisti, imprenditori,
gente abituata a speculare su tutto, evasori fiscali che si trovano nel mirino
di Papa Francesco, il quale non ha mancato recentemente di sottolineare come il
comportamento degli evasori è causa primaria della carenza di servizi ed
attrezzature sanitarie. Criticano il Papa accusandolo di non mettere a
disposizione i “miliardi” per risolvere
la grave crisi prodotta dalla pandemia, come se il Papa fosse la Banca Mondiale.
Sono coloro che negli anni recenti hanno concorso a demolire lo Stato esaltando gli egoismi privati e che oggi reclamano dallo stesso Stato aiuto e protezione. Ce l’anno con le ONG, accusate di speculare alle spalle dei poveri cittadini.
Dov’è Gino Strada? Lo chiedono a gran voce loro, corrotti ed opportunisti di
ogni risma, incapaci di un solo pensiero d’amore e di solidarietà, odiatori di
professione, pur sapendo che le ONG sono impegnate in prima linea in Lombardia. Ci perdoni Santo Padre, non siamo degni del Suo sacrificio.
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