lunedì 14 aprile 2014

L'Ato, quella foglia di fico che copre le vergogne dei sindaci


E’ una grave mistificazione della realtà addebitare all’Ato Ambiente la responsabilità della grave situazione in cui versano le discariche, facendo credere che l’Ato sia un carrozzone della regione siciliana. L’Ato S.p.A è una società per azioni la cui composizione sociale è composta da tutti i comuni della provincia rappresentati nell’assemblea dai rispettivi sindaci. La maggioranza dei sindaci non ha mai conferito all’Ato la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, preferendo la gestione diretta del servizio per motivi facilmente intuibili con gravi ripercussioni sia per quanto riguarda l’efficienza del servizio sia per i costi elevati che gravano interamente sui bilanci delle famiglie. La gestione delle discariche, invece, è stata affidata all’Ato, ma senza pagarne i relativi costi accumulando un debito verso la Società che complessivamente supera i 30 milioni di euro, debito di cui si dovranno fare carico i cittadini attraverso l’aumento sconsiderato delle tariffe. La grave situazione delle discariche fu posta dal Collegio dei liquidatori  all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci  del 19 ottobre 2011, chiedendo con accenti drammatici ai soci di fare fronte ai costi della messa in sicurezza, come da rispettivi contratti, ma i sindaci presenti, più sensibili alle vicende dei 19 co.co.co da sistemare in via definitiva, invece di impegnarsi concretamente per il risanamento delle discariche decisero di rinviare il problema con la scusa di chiedere un improbabile e mai realizzato intervento della regione. Negando la verità dei fatti il sindaco Nicosia non solo rende un cattivo servizio alla collettività che rappresenta, ma contribuisce ad accrescere il senso di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni con grave pregiudizio della tenuta democratica della città.

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