
giovedì 17 aprile 2014
Un nuovo piano regolatore per un nuovo sviluppo sostenibile

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lunedì 14 aprile 2014
L'Ato, quella foglia di fico che copre le vergogne dei sindaci
E’ una grave mistificazione della
realtà addebitare all’Ato Ambiente la responsabilità della grave situazione in
cui versano le discariche, facendo credere che l’Ato sia un carrozzone della
regione siciliana. L’Ato S.p.A è una società per azioni la cui composizione
sociale è composta da tutti i comuni della provincia rappresentati
nell’assemblea dai rispettivi sindaci. La maggioranza dei sindaci non
ha mai conferito all’Ato la gestione del ciclo integrato dei rifiuti,
preferendo la gestione diretta del servizio per motivi facilmente intuibili con
gravi ripercussioni sia per quanto riguarda l’efficienza del servizio sia per i
costi elevati che gravano interamente sui bilanci delle famiglie. La gestione
delle discariche, invece, è stata affidata all’Ato, ma senza pagarne i relativi
costi accumulando un debito verso la Società che complessivamente supera i 30
milioni di euro, debito di cui si dovranno fare carico i cittadini attraverso l’aumento
sconsiderato delle tariffe. La grave situazione delle discariche fu posta dal
Collegio dei liquidatori all’ordine del
giorno dell’assemblea dei soci del 19
ottobre 2011, chiedendo con accenti drammatici ai soci di fare fronte ai costi
della messa in sicurezza, come da rispettivi contratti, ma i sindaci presenti, più
sensibili alle vicende dei 19 co.co.co da sistemare in via definitiva, invece
di impegnarsi concretamente per il risanamento delle discariche decisero di rinviare
il problema con la scusa di chiedere un improbabile e mai realizzato intervento
della regione. Negando la verità dei fatti il sindaco Nicosia non solo rende un
cattivo servizio alla collettività che rappresenta, ma contribuisce ad
accrescere il senso di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni con grave
pregiudizio della tenuta democratica della città.
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